domenica 15 settembre 2013

Anno 2013-2014: si riparte!

Con questa meditazione abbiamo aperto le riunioni del nuovo anno ecclesiastico del Gruppo Giovani. Il prossimo appuntamento "ufficiale" sarà domenica 13 ottobre... ma ci vedremo anche prima! Se vuoi saperne di più contattaci al nostro indirizzo email! Buona lettura!

«Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che vi è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?” E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, lo avete fatto a me”.» (Matteo 25: 34-40).

Nel preparare questa meditazione, aprendo “Il Cenacolo” alla pagina di oggi (sabato 14 settembre 2013) mi sono trovato, con una certa sorpresa, di fronte agli stessi versetti sui quali avevo riflettuto quasi esattamente un anno fa. Non so se ciò dipenda dal mese o dalla stagione ma evidentemente per i lettori e i redattori di “The Upper room”, versione inglese e originale de “Il Cenacolo”, settembre è il periodo dell’anno giusto per meditare su questo testo! Oppure, più verosimilmente, è la straordinaria attualità dei versetti in oggetto che spinge molte persone alla riflessione.

Una ragione di ciò è che, in queste parole, viene reso esplicito e concreto il comandamento dell’amore: “Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13: 34-35) - e non so se sia un caso ma questi sono i versetti consigliati per oggi dall’applicazione biblica “You Version”! Insomma, il testo di Matteo sembra dare una chiara indicazione sul come possiamo mostrare l’amore “di Giovanni”, quello che abbiamo gli uni verso gli altri: cioè con la cura, l’attenzione, l’aiuto reciproco; dunque attraverso ciò che possiamo dare ma anche, e in molti casi più spesso, attraverso ciò che riceviamo.

Una secondo motivo di attrazione verso questi versetti è la presenza di Gesù: frequentemente, nella nostra fede, capita di sentirci soli e sole; molto spesso ci sembra che le altre persone vadano in tante diverse direzioni, tutte lontane dalla luce del Signore. E noi ci troviamo in mezzo, combattuti tra il semplice farsi trasportare dal mondo ed il molto più complesso seguire un messia che non vediamo. Eppure Matteo oggi ci ricorda che Gesù c’è, è davanti a noi, proprio tra quella folla dalla quale non vogliamo farci travolgere; quella folla fatta da fratelli e sorelle spesso più soli/e di noi, che il Signore ci ha messo al nostro fianco anche perché noi ne abbiamo cura. Mi succede spesso, quando viaggio su e giù per l’Italia, di parlare con perfetti sconosciuti.

A volte è capitato che alcuni di loro avessero bisogno di una parola di conforto o di semplice vicinanza. E solo dopo esserci salutati mi sono reso conto di quanto siano stati/e loro a dare un aiuto a me. È in quegli incontri che, a posteriori, mi sono spesso accorto della presenza di Gesù.

Tuttavia, ultimamente mi sono trovato a riflettere su qualcosa in più: se anche tante volte avevo riconosciuto il volto di Gesù in perfetti sconosciuti, molto più raramente ciò mi accadeva con chi mi era più vicino… e sbagliavo! Lui è qui, anche in noi, anche in te. E vederlo sorridere nello sguardo di chi conosciamo, attraverso gli occhi di chi già amiamo, riempie il cuore di una gioia viva, grande e incontenibile. Bene allora, lasciamo che essa esca e che sia testimonianza per gli altri di ciò che Egli ha fatto nelle e alle nostre vite!

Preghiamo:
Signore, tu che sei accanto a noi anche quando non ti vediamo, tu che ci parli anche quando non ti sentiamo, tu che ci abbracci anche quando ci sentiamo totalmente soli, aiutaci ad aprire occhi e orecchi verso gli altri e le altre, cosicché lì, in loro, noi possiamo trovare il tuo amore. Accompagnaci in questo anno di lavori, incontri e meditazioni affinché la tua luce sia sempre guida delle nostre azioni, come singoli e come gruppo. Fa che possiamo davvero diffondere la gioia che tu ci doni con la tua presenza. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, tuo figlio e nostro fratello. Amen!

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